Tutelare il Made in Italy contro la concorrenza sleale cinese: le proposte della Lega Giovani Lombardia
- Redazione
- 23 mag
- Tempo di lettura: 2 min
Nel cuore del nostro tessuto economico, fatto di piccole e medie imprese, artigiani, agricoltori e giovani imprenditori, si sta consumando una crisi silenziosa ma devastante. Le aziende italiane, che rispettano le regole, pagano tasse e assumono con contratti regolari, sono costrette ogni giorno a competere con imprese cinesi che operano in Italia e in Europa in condizioni di assoluta disparità.

Il problema è chiaro:
Aziende cinesi che aprono e chiudono con prestanome.
Cooperative fantasma, evasione fiscale, lavoro nero.
Prezzi fuori mercato ottenuti con sfruttamento e aggiramento delle normative.
Questo sistema distrugge la concorrenza leale, affama il lavoro giovanile e mette in ginocchio la nostra manifattura.
Tutelare la produzione italiana significa:
✅ Salari più alti per i lavoratori italiani.
✅ Più posti di lavoro veri, stabili, regolari.
✅ Opportunità per i giovani che vogliono fare impresa qui, senza fuggire all'estero.
Le nostre proposte concrete:
Task force antifrode per controllare le aziende straniere (soprattutto cinesi) su fisco, contratti, sicurezza.
Bollino digitale Made in Italy garantito, contro l'Italian sounding e il falso made in Italy prodotto da aziende estere.
Dazi europei anti-dumping nei settori strategici minacciati (moda, metalli, meccanica).
Decontribuzione per le PMI italiane che assumono giovani under 35 e rilocalizzano produzioni.
Limitazione all'acquisto di aziende italiane da parte di fondi o società extra-UE nei settori chiave.
Riforma della formazione tecnica per creare reali percorsi scuola-lavoro nei distretti industriali.
L'Italia ha un patrimonio industriale unico al mondo. Noi, giovani della Lega, vogliamo difenderlo. Non per nostalgia, ma per futuro. Vogliamo un Paese dove chi lavora onestamente vince. Dove chi vuole mettersi in gioco trova spazio. Dove la concorrenza è leale, non truccata.
Fermiamo il dumping. Difendiamo l’Italia che produce. Diamo valore ai giovani italiani.
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